19. Giardino della Provvidenza
Alto San Nazaro 1
Giardini della Provvidenza. C’è un giardino con un albero con le radici in su, rivolte al cielo. Si trova nella Casa delle Povere Serve della Divina Provvidenza – che ospitava fino a poco tempo fa un bell’asilo per l’infanzia – dove entriamo. la prima sensazione è che manca il fiato. Sarà per la gentilezza delle Sorelle che ci aprono il loro giardino, sarà per l’altezza della roccia sottostante che scende a piombo per circa 50 metri senza che nulla, nemmeno una sporgenza, attenui un’ipotetica caduta. Ma, soprattutto, per la splendida vista sulla città che è possibile ammirare da qui.
Il giardino è composto da varie parti: frutteto, uliveto, angolo per la devozione, spazio per il compost, e moltissime rose. Due altre parti, molto frequentate quando c’era l’asilo, sono ancora in fase di risistemazione.
Qui la tempesta dell’agosto 2020 ha fatto disastri, così come è stato per il sottostante Giardino Giusti, ma è anche stata occasione di ‘apertura’, e occasione per rifare il giardino. Dei 17 grandi alberi piantati negli anni ’50 è rimasto solo un grande cedro e il tronco di quello rimesso in piedi, ma a testa in giù. In mezzo a tutto quel disastro, con gli alberi alti caduti a terra trasversalmente da ogni direzione, solo la statua della Madonna è rimasta intatta al suo posto. Un miracolo? Probabilmente sì.
La cappella della Comunità è dedicata a santa Toscana perché è stata edificata proprio sopra al luogo in cui veniva a pregare la santa, ora sepolta nella Rettoria di Porta Vescovo, benefattrice di tutta la città e di tutti i pellegrini che passavano di qui. Nella storia della Congregazione – nata nel 1910 – ci fu un periodo in cui le Sorelle erano ospitate nella vicina casetta dei Giusti, che venne allora chiamata scherzosamente la Casa dell’Orio perché in quel piccolo spazio c’era proprio tutto: oratorio, ricreatorio, laboratorio, refettorio e dormitorio.