10. Giardino della tartaruga
Via Castel San Pietro 7
Giardino della tartaruga. A volte del giardino capita che non se ne può più. Lerba cresce troppo in fretta, cadono le foglie continuamente o tutte insieme, perfino i bei fiori di un rampicante rigoglioso possono cadere così abbondanti da creare un tappeto scivoloso. Ma in questo bel giardino sul colle di Castel San Pietro la soluzione è venuta da sé. Una vecchia tartaruga, abitante di questo posto ben prima degli attuali proprietari, ogni estate esce dai suoi rifugi e mangia con voluttà tutti i fiori di bignonia caduti dalla pergola che ricopre la facciata, ripulendo marciapiede e prato.
Dalla balconata che cinge il giardino il panorama è incantevole: da qui si coglie tutta la cinta est delle Mura con le sue torri e l’intera vallata di San Giovanni. Casa e giardino sono orientati a estsud est, ma la vista è così larga e aperta che si può vedere la luce del sole che tramonta in ogni stagione.
Un grande berceau coperto da alti e fitti allori è il fulcro del giardino, ma molto interessanti sono la pergola di uva lungo il bordo, i grandi cespugli di peonie e ortensie, le rose rampicanti. La mano della padrona di casa è molto attenta a potare al momento giusto gli arbusti e a rinnovare le fioriture stagionali che sempre colorano il giardino. Oggi il giardino è meno ombroso di quando vi erano due alti vecchi cipressi caduti da poco. In realtà per quasi tutti i giardini di Verona sarebbe da fare questa premessa, perché prima del tornado del 23 agosto 2020 c’erano ovunque molti più cipressi e alti alberi. Trovare questo giardino non è difficile. Basta cercare l’alto portale di ingresso, protetto ai lati da due leoni decisamente determinati nel loro ruolo di custodi della casa.