9. Fontana del Ferro
Via Nazareth
Fontana del Ferro. La Fontana del Ferro ha, da sempre, rappresentato uno dei più luoghi più suggestivi delle colline di Verona, all’incrocio tra le via Nazareth, Fontana del Ferro e Fontane di Sopra. Da qui si inerpica anche un sentiero che si congiunge al Parco delle Mura all’altezza della rondella della Grotta.
All’acqua che sgorga dalla fontana erano state attribuite proprietà prodigiose; si narra che lo stesso Pipino, re dei Longobardi, ne facesse uso sedendosi sulla panca ricavata nella piccola grotta. Queste proprietà sono state smentite da analisi chimiche e il nome Fontana del Ferro potrebbe, quindi, non derivare dal minerale ma riferirsi a Feronia, dea della fertilità e protettrice delle acque sorgive. In fianco allo slargo aprì, agli inizi del Novecento, la Grande birreria ristorante Fontana del Ferro che smerciava paste e dolci, i famosi ‘tochi duri’, biscotti di amaretti e mandorle abbondantemente pepati che venivano inzuppati nell’acqua per renderli più morbidi. Caduta in abbandono, l’area della Fontana del Ferro venne completamente recuperata dall’associazione ADAmbiente nel 1998. Ripulita da rovi e graminacee, la piazzetta è oggi ombreggiata da un alto olmo e da qualche bagolaro (detto anche spaccasassi) dalla caratteristica corteccia grigiastra.
Dei fiori del bagolaro sono ghiotte le api mentre i frutti venivano usati per formare i rosari e per estrarne olio per lampade. Ci sono anche altri alberi e due agavi, a dir poco straripanti!
L’associazione Giardini Aperti Verona ha firmato quest’anno un Patto di Sussidiarietà con il Comune di Verona per il recupero e la valorizzazione di questo luogo caro alla tradizione veronese dove veniva celebrato il solstizio d’estate.