6. Villa Romana di Valdonega
Via Zoppi 5
Villa Romana di Valdonega. Se in epoca romana, salendo lungo l’attuale via Marsala, ci fossimo voltati alle spalle avremmo potuto ammirare la città e l’ansa dell’Adige con ponte Pietra. Era questo il panorama che si poteva godere dal portico della Villa Romana di Valdonega. I resti di questo importante edificio emersero nel 1957, durante gli scavi per la costruzione di un nuovo condominio, che purtroppo però causarono la perdita di gran parte del materiale di scavo, buttato o sottratto.
La grande residenza privata romana di Valdonega, che risale al I secolo d.C., fu costruita a circa 2 chilometri dal centro della Verona odierna, sulle prime pendici dei monti Lessini. Oggi di essa sono visibili solo tre ambienti, con il portico che si affacciava sul giardino.
Il paesaggio e la natura circostante si riflettono nelle decorazioni all’interno. I mosaici in bianco e nero tra le colonne sono decorazioni policrome di foglie e uccelli. Altre piante e uccelli sono nella fascia affrescata della stanza più piccola tra cui sono riconoscibili l’anatra, la cinciallegra, il gallo e una pianta di narcisi, e le foglie dell’unico capitello corinzio rimasto riflettono quelle dei grandi cespugli d’acanto all’esterno. Le poche tracce degli affreschi che decoravano l’oecus corinthius – l’ambiente destinato al ricevimento e al soggiorno – rappresentano un giardino, e la figura della gabbia con l’uccellino, affrescata nello zoccolo, testimonia la complessità e la qualità della composizione decorativa della villa. La struttura che oggi protegge la villa venne costruita pochi anni dopo la sua scoperta, come pure l’attuale giardino, al quale si accede da una scala che porta al livello degli scavi e da dove si intravede la villa attraverso ampi finestroni. Dal 2019 il sito è gestito dall’Associazione Archeonaute che ne organizza le visite e con competenza ne racconta la straordinaria storia.