3. Giardino Tombetti
Via Tirapelle 1
Giardino Tombetti. A breve distanza dalle Serre Comunali, a confine con il quartiere di Valdonega, c’è un grande giardino di una certa eleganza, delimitato da un’altissima parete di roccia sopra la quale corre una deviazione di via Tirapelle, la ‘lasagna’ che porta al Monte Carmelo e all’ex-convento delle suore di clausura, che ha cessato di esistere da quando tutta la grande proprietà è stata venduta. Una lunga gradinata porta dal cancello all’ingresso di casa, ed è affiancata da vasi in pietra a forma di calice.
Accanto all’abitazione il grande prato è la zona di ‘soggiorno’, con vari angoli con tavoli e sedie dove sostare all’ombra o al sole a seconda delle stagioni. Tutt’intorno grandi alberi, cedri, ulivi, una magnolia, un boschetto di bambù, grandi vasi in cotto con rigogliose aspidistre -sempre utili per circoscrivere gli spazi – e un vialetto sottolineato dalla rustica Convallaria Japonica. Sotto la parete di roccia si trovano due piccole serre in ferro e vetro, molto armoniose e perfettamente rivolte a sud, che all’inizio della primavera sono ancora stipate di vasi di agrumi, compresi i pompelmi particolarmente prolifici quest’anno. Dal lato opposto c’è una grottina con strano ornamento in pietra sopra a una porticina d’ingresso. Dove il prato è più aperto si può godere la vista da un lato verso il centro città, con il campanile del Duomo e la cupola di San Giorgio, e dall’altro lato di Castel San Pietro.
Attraverso pochi scalini in pietra si arriva alla parte più bassa del giardino, ricca di alberi e arbusti – tra cui una quercia che è stata piantata vent’anni fa in occasione dell’anniversario di matrimonio della splendida signora Mimma, 95 anni -alti allori, calicanti, un caco e un grandissimo corbezzolo -probabilmente il cosiddetto corbezzolo di Grecia – oltre a un tavolo e una panca in pietra appartati, un angolo di meditazione e di studio.