1. Serre Comunali
Piazzetta San Giorgio
Serre Comunali. Nel 2000 Verona fu eletta Patrimonio Unesco per le sue antiche Mura e Bastioni. Eppure, percorrendo le vie della città, non sempre ci si accorge di quanto questo sistema difensivo sia tuttora onnipresente. All’interno di una di queste strutture militari ora convertite agli usi civili, e precisamente nella rondella di San Giorgio, sono collocate le Serre Comunali. Lo si può scoprire dalla grande scritta sul muraglione di cotto, ben visibile dal sagrato della chiesa di fronte, la famosa San Giorgio in Braida (cioè ‘nel campo’). Da lì è facile rendersi conto della forma semisferica della grande nicchia difensiva costruita nel ‘500 dai Veneziani, e rafforzata a metà ‘800 dagli Austriaci. Le Serre Comunali trovano qui la loro sede sin dagli anni ’50, e negli anni ’60 nasce il Servizio Giardini, mentre dal 2000 la gestione del verde pubblico, tolta al Comune, è affidata all’Arnia. Qui, in serre calde o fredde, vengono riprodotte e dimorano le piante destinate agli addobbi floreali in occasione di mostre convegni e manifestazioni cittadine, e sono conservati i vasi e le decorazioni per molti edifici pubblici, dai palazzi comunali alle biblioteche, dai cortili delle chiese ai musei civici. La rampa per la quale venivano trainati cannoni e munizioni permette oggi di movimentare vasi e fioriture.
Anthurium, azalea, begonia, si legge nel listino ufficiale delle piante disponibili per gli addobbi cittadini, e poi ancora composizione in cachepot toscano o in conca ligure, balconette fioritura stagionale, Guzmania, Hibiscus, mimosa, zantedeschia, festone alla Mantegna … Le Serre Comunali costituiscono un vero e proprio giardino botanico, di cui è evidente il valore culturale, facendo rimpiangere lo scomparso famoso giardino botanico degli Scaligeri, vicino a piazza Erbe, di cui rimangono da più di 200 anni i due enormi preziosissimi ginkgo.